Gli approcci e gli strumenti per l’integrazione dei sistemi informativi rappresentano, per Apparound, un passaggio cruciale nelle strategie di business, che consentono alle imprese di ridurre il time-to-market e affrontare lo scenario competitivo, guadagnando in flessibilità e sicurezza nell’utilizzo di informazioni e applicazioni.
A pochi giorni dall’uscita del connettore in grado di collegare il CPQ Apparound con il CRM Salesforce, abbiamo intervistato Federico Bonarrigo, CTO dell’azienda, per conoscere le origini del progetto.
Ciao Federico, grazie per il tuo tempo. Parliamo del connettore per Salesforce rilasciato recentemente. Di cosa si tratta di preciso? Da dove ha origine il progetto del connettore con Salesforce? Raccontaci il lavoro che hai svolto insieme al tuo team.
A fine ottobre 2022 abbiamo realizzato e pubblicato sul marketplace AppExchange di Salesforce un pacchetto chiamato Apparound CPQ Connector.
Con questa iniziativa mettiamo a disposizione della community dei clienti e dei system integrator che si occupano di implementare e gestire soluzioni SF, un connettore che permette di agganciare in modo nativo e con il minimo sforzo Salesforce al nostro CPQ.
Ci puoi fornire qualche indicazione in più in merito? Come funziona il connettore?
Il pacchetto prevede un’interfaccia di amministrazione su piattaforma Lightning all’interno di SalesForce. Questa dashboard consente a un utente con competenze tecniche limitate di configurare l’aggancio dei campi delle entità configurate sul CPQ di Apparound con quelle di SalesForce.
Entrambe le piattaforme si distinguono per la loro estrema flessibilità e su di esse è possibile personalizzare le strutture dati per venire incontro alle necessità dei clienti. È infatti possibile creare entità custom o aggiungere campi in entità già esistenti. L’interfaccia di amministrazione del connettore fa da trait d’union fra i due sistemi. A quel punto il gioco è fatto: veloce e funzionale!
Cosa ha portato a creare il connettore?
Apparound è una piattaforma aperta alle integrazioni. La nostra mission è quella di semplificare e razionalizzare il processo di vendita. Nel momento in cui il configuratore è utilizzato da un cliente all’interno di un ecosistema in cui sono già presenti altri strumenti come un CRM o un ERP, va da sé che la strada migliore è quella di integrarsi con questi componenti.
Un nostro cliente che utilizza il CRM di Salesforce, ha puntato su Apparound come strumento di vendita. Nel rilasciare la nostra soluzione è emersa l’utilità di agganciarsi al CRM sia per recuperare un lead o un account esistente a cui fare un’offerta che in fase di produzione del preventivo (realizzando una opportunity), riuscendo inoltre a gestire la chiusura stessa dell’ordine.
Questa necessità ci ha portato a dar vita all’integrazione e a renderla disponibile a chiunque sullo store ufficiale di Salesforce. Siamo convinti che la combinazione fra questi due sistemi sia vincente.
In che modo il progetto porta valore ad Apparound?
Questa iniziativa va inquadrata in un contesto strategico più ampio che noi chiamiamo partner enablement. In sostanza, miriamo a fare in modo che la piattaforma Apparound si arricchisca di una serie di strumenti che consentono ai nostri partner tecnologici – che di mestiere fanno i system integrator – di essere autonomi nel combinare Apparound con altri sistemi e nel personalizzare il flusso di vendita e l’esperienza utente.
Una strategia volta a far crescere le capabilities del prodotto e mettere i nostri partner nelle condizioni di vendita ideali, con una piattaforma in grado di adattarsi a qualsiasi contesto di mercato, sia in modalità standalone che integrata.
Next steps – Quali sono i prossimi passi?
Questo connettore è il primo di una lunga serie. Seguirà quello per Dynamics365 e Hubspot. Nel corso del 2023 è previsto il rilascio di altri connettori per CRM e ERP. Puntiamo, inoltre, ad inserire all’interno del nostro holistic sales journey delle capability di low code che consentano ad un partner di personalizzare l’esperienza utente.