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Glossario Apparound

In questa sezione si trova una raccolta di termini legati alla digitalizzazione dei processi di vendita, alle ultime innovazioni in ottica tecnologica e marketing, accompagnati ognuno dalla spiegazione del significato o da altre osservazioni.

Follow-up di marketing: perché è importante e come farlo bene

I processi di follow up sono importanti tanto quanto l’intero processo di vendita, che troppo spesso, purtroppo, vengono sottovalutati. Delle buone azioni di follow up, strutturate e mirate sul potenziale cliente, possono far spostare la scelta di un prospect verso di noi, piuttosto che verso la concorrenza.

Strutturare un processo di follow up è molto più semplice di quanto si pensi in verità occorrono solo buone doti organizzative e costanza, nel seguire alcune semplici regole e utilizzare tutti gli strumenti che il mondo digitale ci mette a disposizione.

Ma andiamo per gradi. Innanzitutto, capiamo bene il concetto alla base di un’azione di follow up.

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Che cosa significa follow up?

Il follow up, nel senso più ampio del termine è il processo di completamento di un’attività, quindi quando si parla di marketing, fare follow up significa introdurre tutte le attività necessarie ed utilizzare tutti i mezzi disponibili per trasformare un prospect in cliente.

Se la vendita, come molto spesso accade, non si è conclusa al momento dell’offerta, significa che il potenziale cliente ancora non è convinto che il nostro prodotto o servizio possa rispondere alle sue esigenze. Ecco perché il momento è cruciale, in questa fase occorre fare il possibile per convincere il prospect che la nostra soluzione andrà a risolvere il suo problema, evitando così che possa rivolgersi altrove e cercare nella concorrenza alternative alla nostra offerta.

Regolari follow up sono altrettanto importanti anche quando il lead è acquisito, questo perché dà la possibilità al cliente di essere ascoltato. Chiedere ad esempio con regolarità ai “cosa vogliono / cosa si aspettano” è un ottimo modo per entrare in contatto con loro, stabilire una comunicazione continua con l’obiettivo di fidelizzare i clienti nel tempo.

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Come fare follow up?

Follow up_ di cosa si tratta

Restiamo per il momento concentrati sulla fase immediatamente successiva all’offerta, che è anche quella più cruciale.

Secondo uno studio condotto da Brevet Group, l’80% delle vendite richiede 5 chiamate di follow-up, mentre il 44% dei venditori si arrende dopo una chiamata di follow-up. Questo si traduce in una grande quantità di opportunità perse!

Le variabili da considerare sono diverse, occorre innanzitutto capire in che punto del funnel si trova il lead, conoscere i suoi punti deboli e aver capito in fase di trattativa le reali esigenze. Ecco di seguito alcune best practice da utilizzare per seguire efficacemente il lead e concludere più trattative con successo:

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1. Scegli il canale di comunicazione più adatto

I più diffusi lo si sa, sono le e-mail e il telefono, entrambi questi canali hanno pro e contro, nel primo caso sono più immediate rispetto ad una telefonata e danno al potenziale cliente la possibilità di riflettere su ciò che gli hai scritto, per contro, soprattutto se l’oggetto della mail non è scelto con cura, il messaggio si può perdere nel mare magnum di mail che ognuno di noi riceve ogni giorno. Una telefonata attira sicuramente di più l’attenzione e assicura anche un approccio più umano, occorre però essere sicuri che dall’altra parte ci sia una persona disposta ad ascoltarci e che sia un buon momento per lui per dedicarci tutta l’attenzione necessaria.

Ci sono poi altri canali di comunicazione, meno convenzionali, ma, a seconda dei casi, altrettanto efficaci. Messaggi di testo e social media, sono ancora più diretti e coinvolgenti, un messaggio LinkedIn, ad esempio, verso un prospect che è già un nostro contatto, può essere molto fruttuoso.
Ovviamente questo non significa “attaccare” il prospect da ogni canale disponibile, ognuno di noi ha un proprio canale di comunicazione preferito, e, a meno che non ci venga specificato dal prospect, occorrerà fare diversi tentativi prima di trovare il metodo giusto.

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2. Personalizza la comunicazione

Follow up marketing

Ricorda sempre che non devi sembrare un Bot, qualunque sia il canale che stai usando, ricordati sempre di declinare i tuoi contenuti (mail, messaggio o in chiamata) sulla base di quello che hai appreso dal prospect durante le conversazioni precedenti. Dovrai far riferimento a lui, la sua azienda, le esigenze che sono emerse in trattativa, indirizzando i suoi mal di pancia verso la soluzione del problema. In poche parole: fallo sentire importante!

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3. Segmenta i tuoi lead

Affinché sia più semplice personalizzare la comunicazione, occorre avere alle spalle una buona strategia di Lead Management e capire quanto sono pronti o meno all’acquisto i nostri contatti. Un buon punto di partenza può essere quello di dividere i prospect in 3 macrocategorie: Freddi, tiepidi e caldi e spostali da un gruppo all’altro man mano che senti aumentare l’interesse e la propensione all’acquisto.

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4. Passa sempre loro contenuti di valore

Tieni sempre a mente che la comunicazione deve essere disegnata intorno a loro, non intorno alla tua azienda. Al prospect non interessa se è uscito un nuovo servizio o se il prodotto è stato ulteriormente sviluppato. Per attrarlo veramente, devi far percepire al potenziale cliente cosa la tua azienda, prodotto o servizio può fare per lui, come gli può risolvere un problema, migliorare un processo o aumentare il business. Concentrati sempre sull’aggiunta di valore: blog, infografiche, statistiche, casi di successo e testimonianze di chi è già nostro cliente sono tutte ottime opzioni. I lead non diventeranno clienti dopo un’interazione, quindi concentrati sul coltivare i lead o sul “riscaldarli”, soprattutto se sono ancora lead “freddi”, cercare di convincerli a convertire subito potrebbe essere la scelta sbagliata, occorre andare per piccoli passi e “riscaldarli” un poco alla volta.

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5. Programma e tieni traccia delle comunicazioni

Crea il tuo programma personale di follow up, scadenzando, mail chiamate e messaggi, non dimenticarti mai di appuntamenti telefonici presi e soprattutto annota tutto quello che il prospect ti dice, da quelle di business a quelle più personali, anche i dettagli più irrilevanti sono tutte informazioni che possono tornare utili in un successivo contatto e far percepire al potenziale cliente la tua attenzione nei suoi confronti.

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6. Lascia quando è il momento

Attaccarsi alle cause perse può far perdere tempo prezioso. Valuta sempre il BANT (Business, Authority, Need e Timing) del tuo prospect, se è ancora molto, troppo lontano dall’acquisto, non insistere e non sprecare le tue energie, lasciar andare in “perso” un potenziale cliente non è mai piacevole, ma può farti risparmiare tempo che potrai dedicare altrove, concentrandoti su prospect più caldi. Questo non significa cestinare le sue informazioni. Creati un’altra lista dove “parcheggi” i lead troppo freddi da ricontattare più avanti nel tempo, qualora le circostanze dovessero essere cambiate.

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Benefici del follow up commerciale

In conclusione, quindi, ecco perché è così importante fare azioni di follow up.

  • Crea fiducia

  • Risolvi i problemi sul nascere

  • Vendi di più

  • Fidelizza il cliente

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Il follow-up nel marketing si riferisce alla strategia di mantenere il contatto con i potenziali clienti dopo un primo incontro, interazione o acquisto. L'obiettivo è costruire una relazione duratura, fornendo informazioni pertinenti e offerte mirate per incoraggiare ulteriori interazioni o vendite.

Il follow-up è cruciale perché aiuta a trasformare i lead in clienti e a mantenere i clienti esistenti impegnati e fedeli. Rafforza la consapevolezza del marchio, migliora la soddisfazione del cliente e aumenta le possibilità di ripetere le vendite, sfruttando la relazione costruita nel tempo.

I metodi efficaci includono email personalizzate, chiamate telefoniche, messaggi sui social media, invio di newsletter regolari e offerte esclusive. La scelta del metodo dipende dalle preferenze del target di riferimento e dalla fase del percorso del cliente in cui si trovano.

La frequenza del follow-up dipende dal tipo di prodotto o servizio offerto e dalla fase del ciclo di vita del cliente. È essenziale trovare un equilibrio tra mantenere un contatto significativo e evitare di essere invadenti. Ascoltare il feedback del cliente può aiutare a calibrare questa frequenza.

L'efficacia del follow-up marketing può essere misurata attraverso tassi di apertura e clic nelle email, tasso di conversione delle vendite, incremento del valore medio dell'ordine e feedback dei clienti. Strumenti di analytics e sondaggi di soddisfazione del cliente sono fondamentali per raccogliere questi dati.

Entrambi hanno il loro posto nel marketing. Il follow-up automatico permette di risparmiare tempo e risorse per azioni di massa, ma il follow-up personalizzato è più efficace per costruire relazioni profonde e significative con i clienti. La combinazione di entrambi è spesso la strategia migliore.

Per migliorare il follow-up, è importante ascoltare attentamente i feedback dei clienti, segmentare il pubblico per inviare messaggi più mirati, testare diversi approcci e tempistiche, e rimanere aggiornati sulle tendenze del marketing digitale per sfruttare nuovi strumenti e piattaforme.